giovedì 20 marzo 2014

IL METODO LEONARDO di C. A. Martigli

L'ultima "chicca" di Carlo A. Martigli  è un romanzo breve in formato e-book che si legge tranquillamente in trenta minuti.
Un omaggio all'intelligenza e alla furbizia di Leonardo.
Un piacevole mix di invenzione e rigore storico cui Martigli ormai ci ha abituato.

Note di ironia spezzano la suspence creata dalla vicenda: l'omicidio di una giovane di cui era stato accusato il garzone del genio di Vinci, in una Firenze soffocante (non solo per il fetore ed il clima metereologico) agli inizi del XVI secolo.

Leonardo che "Diceva di esser homo sanza lettere, solo perchè non conosceva il latino..." conosceva invece molto bene il mondo corrotto in cui viveva, sapendo che non sarebbe riuscito a salvare il suo protetto presentando prove logiche ma solo quelle appariscenti e testimoniali.
Raccogliendo le prove per accertarsi che il giovane garzone gli avesse detto tutta la verità, scopre un altro delitto, quello di un notaio/usuraio. L'arma è la stessa usata per l'omicidio precedente,
la mano dell'assassino è la stessa! 
Leonardo sa già di chi si tratta e comincia ad elaborare il piano per scagionare quel giovane stolto al suo servizio. 

Ecco quindi il "metodo" basato sul ricatto e sull'imbroglio. Era la sua quotidianità: più volte si ritrovava a copiare antichi progetti arabi (a cui aveva accesso in quanto conosceva perfettamente la lingua che gli era stata insegnata da sua madre che era una schiava araba) e poi rivenderli con le sue modifiche, ai potenti.

Storia antica che però, ancora oggi in tante occasioni si ripropone: i potenti non si toccano! A rimetterci sarà solo la povera Bercia...

"...perchè sapeva che il sapere aveva sempre origine dalle percezioni".


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